NOVITA’ DAL MARE
NOVITA’ DAL MARE
(Testo/Musica: Giovanni De Lucia)
La notte è come un vino che mi lascia un bruciore nella gola
Senza respiro e monete per comprarmi la fortuna
Di un’alba nuova e gentile, e tra i capelli sciolti una carezza
La notte è un porto di locande nelle vetrine il fumo
E un’aria sporca che ti porta via lontano
Le mani nelle reti rimangono impigliate se vogliono rubare troppo al mare
Ma dimmi che cos’è che non va, che non va
Tutto corre via veloce per questa piccola nave
Ferite non ne ho non ne hai dobbiamo stare ancora in piedi
Ma quante novità, novità arrivano dal mare
Ferite non ho non ne hai, ma i pirati nelle strade
Derubano i sogni azzurri dei ragazzini in fuga
Dalla puzza dei cortili nelle città perdenti, laggiù dove gridano i fantasmi
La notte non c’è più nessuno e il buio fa paura
E ognuno scopre una solitudine confusa
Pochi dormono tranquilli, sì…domani arriva il sole
Ma agli occhi di qualcuno farà male…
TI SOGNERO’ (Ciao Mà…)
Di giorno dimentico il tempo e tutto mi scivola accanto, come la pioggia sul vetro, come un ultimo sguardo…E quando arriva la sera il mondo mi volta la schiena, mi chiudo la porta alle spalle e mi preparo ad un nuovo viaggio…
Tra le onde della notte io ti sognerò e come in tutti sogni miei ti chiamerò…Sarà sempre più forte il ricordo che ho di te, fino a farmi male, male, male…
Fortuna che ritorna il giorno, la musica è il mio sottofondo, per non darla vinta alla vita, che è buona sì…ma anche cattiva. Nulla ci vuole davvero, per finire fuori dal gioco, ognuno fa quel che conviene senza guardare in faccia nessuno…
Tra le onde della notte io ti sognerò e come in tutti i sogni miei ti chiamerò…Sarà sempre più forte il ricordo che ho di te, fino a farmi male.
Tra le onde della notte io ti sognerò e come in tutti i sogni miei ti ringrazierò…Per il coraggio e la paura che hanno fatto di me, qualcuno che…posso guardare dritto dritto in fondo all’anima e sorridere…
Più lontano che puoi
Canzone scritta molto tempo fa, alla partenza di un fratello che scelse di vivere dall’altra parte del mondo:
Freddo, freddo, ma io ti manco? Oppure è tardi e lontano ti nascondi, corri, corri, attraversa il tempo, che c’è tra noi prima che torni ancora,,,
il Freddo, freddo, nel tuo inverno americano, le cose vanno veramente in meglio? io non ti credo tu sei fuggito dentro un sogno, in un altro quotidiano…
e fortuna avrai spero per te, vorrei che non sia un altro abbaglio, altri guai…perchè, perchè non restare qui, non è detto che l’acqua è limpida più lontano vai
Freddo, ho freddo, nei cantieri del villaggio abbaiano i cani, ma te li ricordi quando tu comandavi la forte banda, di piccoli eroi armati di fionda e spada..?
e fortuna avrai sono sicuro dài, e non sarà un altro abbaglio altri guai..e forse tu hai ragione più di noi a cercare il caldo, camminando il mondo più lontano che puoi
I won’t save you, you won’t save me
Ultima produzione, realizzata con Giuly Wilde, che ha scritto questa meravigliosa canzone, che parla del cammino solitario che ognuno è comunque destinato a percorrere, nonostante la vicinanza di qualcuno.
Non ti posso salvare e tu non puoi salvarmi, perché alla fine ognuno deve fare i conti con sé stesso.
Sembrerebbe un messaggio pessimista e negativo, ma in realtà è esattamente il contrario. E’ invece un messaggio di consapevolezza e di speranza. la speranza di ritrovarsi interi. Sì perché essere in due non vuol dire essere due metà, ma due interi bastanti a sé stessi.
On the palm of your hand
Sul palmo della tua mano tutte le cose arrivano, se sai tenerle in palmo di mano, succedono miracoli, si posano farfalle, su una mano aperta, ma se stringi le dita, la mano diventa un pugno chiuso su una poltiglia di ali colorate
E allora, tesoro, apri la tua mano, verrò sulla tua mano aperta, tieni la tua mano aperta, caro, e tornerò sempre sulla tua mano
Tutte le cose che lasci andare, se le sai tenere in palmo di mano avranno nel cuore una nostalgia così forte da legarle a te a doppio filo.